RECENSIONE "LA VERITA' DELLE COSE NEGATE" DI ILARIA PARLANTI

 LA VERITA' DELLE COSE NEGATE

di Ilaria Parlanti


Autore: Ilaria Parlanti
Editore: Arsenio Edizioni
Data di pubblicazione: 1 gennaio 2021
Genere: Narrativa contemporanea - storie di vita
Prezzo: € 18,00
Pagine: 248

Votazione: ⭐⭐⭐⭐

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TRAMA


Isabella, giovane e stimato medico vertebrale, ha sempre percepito la sua vita come squarciata a metà: i giorni a Parigi all'ospedale Saint Victor de Paul, e ciò che rimane. Sono trascorsi più di dieci anni da quando ha deciso di andarsene via dalla Francia e di partire per gli Stati Uniti, in particolare Boston, dove ha iniziato la sua carriera come chirurgo ortopedico infantile. Il suo passato la tormenta ogni giorno e detta tutte le sue scelte, prima fra tutte quella di diventare medico. Un pomeriggio Isabella viene a conoscenza di ciò che è accaduto: il Saint Victor è stato chiuso e non esiste più. A quel punto avverte l'esigenza di comprare un quaderno e, in un modo frenetico e convulso, inizia a ricordare ogni dettaglio del luogo che ha da sempre segnato la sua vita. In un lungo addio all'ospedale, ogni episodio emerge alla luce e Isabella intraprende un percorso tortuoso all'interno della propria mente, per perdonare e perdonarsi, per abbandonare l'ascia di guerra contro se stessa e imparare a lasciarsi andare.


RECENSIONE


Premetto che TUTTI dovrebbero leggere questo libro, conoscere certi mondi porta inevitabilmente a ridimensionare la nostra realtà percepita, rivoluzionando la scala delle priorità. 
Il tema principale è la disabilità.
L'autrice, tramite la protagonista Isabella, si rivolge al lettore come se fosse un amico intimo, raccontando la sua esperienza di vita e tutte le conseguenze positive e negative che una diversità come la sua può comportare.
Isabella, pagina dopo pagina, riesce a liberarsi di un peso che l'ha oppressa per molto tempo e che ancora adesso non si è alleggerito del tutto. Ha la capacità di arrivare dritta al cuore e di aprire il suo contemporaneamente, è una donna che ha sofferto molto, anzi troppo, e che sente il bisogno di riscattarsi. 
Con una semplicità disarmante viene raccontata la vita della protagonista, una giovane donna che ha passato parte della sua infanzia rinchiusa in una camera d'ospedale a Parigi, unica città dove la sua patologia poteva essere affrontata.
L'ambientazione in questo libro è fondamentale, in quanto Isabella ricollega e ricostruisce tutte le sue emozioni passate attraverso i luoghi in cui è stata, primo fra tutti l'ospedale Saint Victor de Paul che sta per chiudere definitivamente i battenti.

Ma cosa prova realmente una persona disabile? 

Quando già in se stessi non ci si sente come gli altri, cosa che tutti i disabili inizialmente provano, ci sono due strade da scegliere: 
1. Accettare passivamente il proprio destino, senza far nulla per cambiarlo;
2. Combattere con ogni mezzo possibile per arrivare a migliorarsi. 
E' in quel momento che un disabile decide se vuole vivere ghettizzato, oppure essere parte del mondo. Inizialmente vivere nel proprio guscio insieme alla propria famiglia rappresenta la scelta più comoda e più facile, forse perché fa meno paura.  La cura per superare queste paure è scegliere di vivere ogni giorno, ogni istante. Il disabile che cerca di vivere una vita normale, non dev'essere visto come un supereroe ma semplicemente, una persona come tutte le altre. 
Affrontare la disabilità non è cosa semplice, ma non esiste nemmeno un modo giusto o sbagliato. Isabella ci racconta dei suoi crolli emotivi e delle sue debolezze, dei suoi problemi relazionali e delle sue infinite insicurezze.
E' importante evidenziare che il “bisogno” della persona con disabilità è quello di trovare un contesto ambientale idoneo a “ridimensionare” la sua disabilità, perché è il contesto che può fare la differenza tra il sentirsi o non sentirsi disabile, tra il permettere o meno la “partecipazione” del soggetto alle attività proposte, qualsiasi esse siano. Insomma, un contesto ambientale accessibileE quando si parla di accessibilità, nel linguaggio comune si pensa quasi sempre alle sole barriere architettoniche, ma è bene evidenziare che accessibilità è anche tanto altro.

Il lato più emozionante del romanzo è sicuramente l'incontro con Jack e Alice, rispettivamente padre e figlia, la quale riscontra gli stessi problemi che Isabella ha dovuto affrontare a causa di una malformazione scoliotica. E' come se si ritrovasse di fronte a se stessa da piccola, con le stesse paure e le stesse domande che difficilmente trovavano risposta.
In Jack rivede l'impotenza di sua mamma, ma sarà proprio lui a scardinare i suoi complessi ed a farla innamorare perdutamente di se stessa oltre che di lui.
Ovviamente non posso raccontarvi tutto altrimenti vi toglierei il gusto della lettura, ma sono storie che vale la pena leggere sia che voi siate "normali" sia che voi siate disabili come la protagonista.

E' un libro che ha la capacità di rimanerti nel cuore e di farti riflettere su tanti aspetti della vita che, presi dalla frenesia, molto probabilmente non prendiamo in considerazione.
Mi sento di ringraziare Ilaria Parlanti per la copia del suo libro, ma in modo particolare per avermi regalato le sue parole e la sua storia semi autobiografica che difficilmente dimenticherò. Ho tanto da imparare da te 🤍


L'AUTRICE


Ilaria Parlanti (Pescia 1997) trascorre l'infanzia e la prima adolescenza tra il suo paese natale e Parigi, a causa di una malformazione scoliotica congenita curabile soltanto nella capitale francese. Nel 2016 si diploma con lode al liceo classico, mentre la ricerca di una sperimentazione letteraria più ampia la porta ad appassionarsi al cinema e al teatro. Nel 2019 partecipa come coautrice e attrice al cortometraggio Come un uragano senza identità della regista toscana Roberta Mucci. Scrive soggetto e sceneggiatura anche di un altro cortometraggio, dal titolo Circling paths, una produzione di FilmIn'Tuscany, premiato in festival internazionali. Nel maggio 2020 scrive il monologo Invisibili (recitato da Ivo Romagnoli) contro la violenza sulle donne durante la quarantena. La verità delle cose negate è il suo primo romanzo.