RECENSIONE "LIBRO ROTTO" DI LUCA BUONCRISTIANO

 RECENSIONE "LIBRO ROTTO" DI LUCA BUONCRISTIANO

Autore: Luca Buoncristiano
Editore: El Doctor Sax
Genere: Humor nero
Pagine: 260
Formati: copertina flessibile
ISBN: 9781726220385

Votazione: ⭐⭐⭐⭐/5



"Leggere il Libro Rotto è rimbambire, letteralmente: come quando si era scoperta la masturbazione da ragazzini e con questa ossessione si veniva alle mani di nascosto, e ché già il nascosto era mezza venuta di quel trenino del desiderio."



Luca Buoncristiano ha lasciato vagare il suo personaggio per i social network per dieci anni, ora ha deciso di rendergli omaggio attraverso il racconto della sua storia in questo libro, rotto appunto.
La prefazione curata da Sandro Veronesi e il saggio "Il libro Rotto secondo Don Mazel" di Mauro Aprile Zanetti danno il via ad un romanzo dirompente.

E' la storia di Rotto, Joe Rotto, nato metaforicamente da una frattura.
Joe è rotto per disperazione, non ha storia nè tradizione, è diventato ricco rubando molte anime e molta fede agli uomini.
Ha un amico fidato, il suo cagnolino incontinente Sid, ed ha grandi crediti da riscuotere da un pezzo da novanta, Michael Jackson, che se non lo pagherà andrà incontro alla privazione di tutto ciò a cui tiene di più al mondo.
La figura celebre, ma allo stesso tempo fragile, del re del pop si ritrova in quasi tutti i capitoli del libro attraverso telefonate intercorse regolarmente con il protagonista.
Libro Rotto è il viaggio che Joe Rotto si ritrova a fare per raggiungere la soddisfazione di quel debito pagato che ci porterà in una marea di personaggi folli, astuti, degradanti e peccatori.
Joe rappresenta il più grande spacciatore di armi, peccati, droghe ed alternative all'esistenza; se l'uomo vive di dipendenze, Joe esiste semplicemente per soddisfarle. 
Rotto dimostra che il mondo si riduce essenzialmente a una farmacia, o, se si vuole, al luna park di Michael Jackson (Neverland): un non-luogo infinito come un garage del villaggio dove montagne di nulla sono impilate col niente.
E' la storia di un vagabondo che si avventura con l'ennesimo viaggio all'inferno - che in ultima analisi è la mente occidentale alla sua massima maturazione di fobie, nevrosi e ossessioni del secolo breve, o chiamatelo consumismo - per attrarre tutte le voci dell'irrazionale a raccontarsi. Rotto è il farmacista per antonomasia.

E' un libro rappresentato dallo humor nero, il politically scorrect è all'ordine del giorno e l'ambientazione nasce da scenari gangsta degli anni '90 in cui essere un criminale aveva ancora la sua eleganza.
Il vero plus è che niente e nessuno vengono risparmiati, si parla di musica, cinema, sesso, storia, politica, droga, merchandising e tanto altro ancora.
Joe Rotto attraversa i gironi di un inferno metropolitano umano, perfetto per apocalittici.

Non fatevi ingannare dall'idea che la scrittura venga accompagnata da diverse illustrazioni dell'autore, in quanto non ci troviamo di fronte ad un anime o un albo illustrato, semplicemente sono punti scenografici, intermezzi che ci aiutano a comprendere meglio l'evocazione e la sensazione della lettura di quelle parole.

Ho iniziato questo libro in qualità di Alice nel paese delle meraviglie e ne sono uscita sotto effetto di stupefacenti e rintronata da musica alta e luci psichedeliche. 
Capolavoro.


L'AUTORE

Luca Buoncristiano nasce a Roma nel 1976 è un giornalista pubblicista e illustratore. Dal 2001 al 2002 è stato assistente di Edoardo Albinati per poi collaborare con la Fondazione L’Immemoriale di Carmelo Bene, curando la catalogazione del lascito artistico dell’attore. Nel 2012 ha pubblicato per Bompiani “Panta Carmelo Bene”. Con Alessandra Amitrano, in qualità di illustratore, pubblica con Fazi “Mary e Joe” nel 2007, Fazi Editore. Il suo personaggio Joe Rotto ha esordito nel 2008, nell’ambito della rassegna Ex Post presentata da Sandro Veronesi al Palazzo delle Esposizioni di Roma.