IO SONO LA MELA
- UNA STORIA DI SAFFO -
di Beatrice Masini
Autore: Beatrice Masini
Editore: RueBallu
Illustratore: Pia Valentinis
Editore: RueBallu
Illustratore: Pia Valentinis
Data di pubblicazione: 19 maggio 2021
Genere: Mitologico illustrato
Pagine: 112
Prezzo: € 19,00 copertina flessibile
Votazione: ⭐⭐⭐⭐⭐
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TRAMA
Nei frammenti di Saffo è riposto uno dei più straordinari tesori d'arte e di umanità che la Grecia arcaica ci abbia lasciato. Rievocare la vita della poetessa greca, attraverso questo scritto lieve e profondo di Beatrice Masini, è un'occasione per avvicinarla, entrare dentro un mondo antico e sempre vicino: i sentimenti dell'essere umano, la ricerca di un posto nell'esistenza. E delle donne, in particolare. Le raffinate illustrazioni sono di Pia Valentinis.
"Nessuno ha mai scritto l'amore così [...]. Ma questo dolore, questo qualcosa che arde e corre e preme dentro, il cuore che pulsa, il corpo che vibra, questo sentirsi rapiti a se stessi, prima non era stato detto. C'era, certo, nella vita, nelle vite di chi ama; ma nessuno aveva ancora trovato le parole per dirlo. Non queste."
RECENSIONE
Innanzitutto.. chi era Saffo?
Premetto che ciò che sappiamo di Saffo è stato dedotto dalle liriche e frammenti a lei attribuiti, o riportato da storici dell'antichità le cui fonti erano di dubbia attendibilità, seppure essi avessero accesso a un numero molto maggiore di versi della poetessa.
Ci tengo a precisare che il sottotitolo "Una storia di Saffo" sottolinea il fatto che Beatrice Masini non si prefigga di scrivere una biografia (sarebbe impossibile), ma una storia, basandosi sulle poche informazioni che abbiamo.
Saffo, famosa poetessa, era originaria di Lesbo, isola dell’Egeo che si trova di fronte alla Troade. Nasce tra la fine del VII e la prima metà del VI secolo a.C. a Ereso, ma visse la sua vita a Mitilene, il centro più importante dell’isola.
Nacque in una famiglia aristocratica che fu coinvolta nelle lotte politiche tra i vari tiranni che allora si contendevano il dominio di Lesbo; per una decina di anni Saffo seguì la propria famiglia in esilio in Sicilia, probabilmente ad Akragas. Successivamente ritornò a Ereso, dove fu direttrice e insegnante di un tiaso, sorta di collegio in cui veniva curata l'educazione di gruppi di giovani fanciulle di famiglia nobile, incentrata sui valori che la società aristocratica di allora richiedeva a una donna: l'amore, la delicatezza, la grazia, la capacità di sedurre, il canto, l'eleganza raffinata dell'atteggiamento.
Di lei abbiamo diversi canti corali, tra cui spiccano gli epitalàmi, composti in occasione del matrimonio delle ragazze del tiaso.
Ho esordito dicendo che il testo ci propone dei frammenti della vita di Saffo immaginati dall'autrice, in quanto della somma poetessa greca ci è giunto molto poco purtroppo.
La narrazione procede per capitoli o, potremmo persino dire, per singoli racconti, che si potrebbero anche leggere indipendentemente dai successivi e dai precedenti.
Il primo episodio riguarda la nascita di una bambina sull'isola di Lesbo, scura di pelle e sicuramente lontana dall'immagine di divinità. Il padre è innamorato di lei, ma non può essere contento del tutto perché le femmine finiscono sempre per essere rinchiuse, isolate e poco considerate.
Saffo si dimostra essere una bimba iper vivace, una nota dolente per la sua tata che fatica a tenerla a bada.
Successivamente viene trattato il tema dell'esilio in Sicilia, ma non tutto il male viene per nuocere.. durante il viaggio Saffo si innamora del mozzo della nave che suona dolci melodie con il flauto.
Dopo essere stata istruita assieme ai suoi fratelli ad Akragas e dopo aver imparato tantissime nozioni, la famiglia fa il suo ritorno a Lesbo, dove Saffo si dedicherà all'insegnamento.
Saffo una volta cresciuta, si sposerà ed avrà una meravigliosa bimba che chiamerà Cleide, ovvero gloria.
Questo libro è un inno all'amore in tutte le sue forme.
Ho apprezzato praticamente tutto, persino gli incisi poetici che spesso non amo particolarmente nel corso delle narrazioni.
Il libro appartiene alla collana "Jeunesse ottopiù" di rueBallu, e dunque sembrerebbe effettivamente essere rivolto a un pubblico di giovanissimi, ma dimostra di essere un tesoro anche per gli adulti. Un’edizione pregiata e curata nei minimi dettagli, cosa che il lettore sa apprezzare sempre molto: la grammatura e la qualità della carta, il segnalibro abbinato, il titolo in rilievo lucido e le magnifiche illustrazioni di Pia Valentinis, un profilo greco perfetto, fanciulle che danzano, stelle e onde increspate. Una bellezza in toto!
Ringrazio infine la casa editrice per la copia di questo gioiello mitologico 🤍
AUTRICE E ILLUSTRATRICE
Beatrice Masini. Nata a Milano, due figli, è giornalista, editor, traduttrice. Scrive storie e romanzi per lettori di tutte le misure. Con rueBallu ha pubblicato La cena del cuore. Tredici parole per Emily Dickinson (2015) e Quello Che Ci Muove. Una storia di Pina Bausch (2017).
Pia Valentinis. E' nata a Udine, ma è cagliaritana d'adozione. Nella sua carriera ha illustrato libri per bambini con case editrici nazionali e internazionali. Ha esposto i suoi lavori in numerose mostre, collettive e personali, e conduce laboratori di arte visiva per bambini e adulti. Ha vinto la XXI edizione del Premio Andersen nella categoria Miglior illustratore e il Super premio Andersen 2012 con il libro Raccontare gli alberi.