RECENSIONE "HEDERA"

 HEDERA

di Nicolò Targhetta, Ernesto Anderle, Irene Bruno e Eugenio Belgrado


Autori: Nicolò Targhetta, Ernesto Anderle, 
Eugenio Belgrado e Irene Bruno
Editore: Becco Giallo
Data di pubblicazione: 3 giugno 2021
Genere: Giallo storico
Pagine: 376
Prezzo: € 20,90 copertina flessibile


Votazione: ⭐⭐⭐⭐⭐

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«Resistete alle ossessioni, diceva il mio insegnante, il dottor Valentine, perché ci rendono fragili
in un ambito che tende a punire l’eccessiva fragilità.
Il dottor Valentine è stato un grande medico e un ottimo maestro.
Io, purtroppo, un pessimo allievo.
Se c’è anche solo una possibilità che questa sia la strada per la fine dei miei incubi, ho deciso che la seguirò.
Ho deciso che cercherò di capire cosa è successo a Edith Wilton, la ragazza dell’edera.»

Nella tradizione delle storie gotiche inglesi dell’Ottocento, tra mitologia celtica, occultismo e scienza, un romanzo illustrato che racconta lo scontro tra uomini e natura, tra realtà e sogno, tra la vita e la morte.


TRAMA


Dartmoor, Inghilterra, 1826. Il corpo di Edith Wilton, giovane donna dai lunghi capelli rossi, viene ritrovato senza vita sulla riva di un fiume, completamente avvolto da hedera helix o edera comune. A eseguire la sua autopsia è il dottor Charles Norland, un uomo di scienza tormentato dai ricordi della guerra anglo-nepalese, che si è da poco rifugiato nel Devonshire in cerca di pace. L’edera è ovunque, tra i capelli della ragazza, nei vestiti, fra le dita dei piedi, e la prima supposizione del medico è che si tratti di suicidio. Ma è solo l’ipotesi più logica di un mistero che ben presto perde ogni aspetto di razionalità e inizia a mietere nuove vittime. Chi era davvero Edith Wilton? La ricerca della verità sulla morte della ragazza dell’edera si trasforma lentamente in un’ossessione, trascinando il dottor Norland in una realtà popolata da antichi riti celtici e da una natura potente e inquieta. Una realtà primordiale che sfugge alle regole dell’uomo, di cui il villaggio di Dartmoor sembra essere la porta e la giovane Edith Wilton la chiave.


RECENSIONE

Devo per forza ammettere che si tratta di uno dei libri più belli, in tutti i sensi possibili, che io abbia avuto modo di leggere. Mi dispiace per gli altri, ma "Hedera" è davvero qualcosa di unico a livello di intreccio e di splendido per quanto riguarda le illustrazioni che si trovano sfogliando le pagine.
Non è il classico libro a cui siamo abituati, io lo definirei un'opera d'arte ottocentesca.
La storia, per nulla banale, ha fatto breccia nel mio cuore e credo che difficilmente me ne dimenticherò, perché come capita a tutti - non prendiamoci in giro - la maggior parte dei libri vengono letti e poi archiviati per sempre.
Hedera farà sicuramente parte della mia libreria di casa, ma avrà un posto d'onore, una sorta di trono ben visibile a tutti i miei visitatori, ma soprattutto a me stessa. Bè dai.. non vorrei risultare blasfema, ma poteva tranquillamente essere uno dei doni dei Re Magi se non fosse stato ambientato nell'800 e scritto nel 2021 (sto scherzando ovviamente, ma volevo rendere l'idea il più possibile).

La cover rispecchia perfettamente il fulcro della storia, quindi non è stata buttata lì a caso, ma raffigura pittorescamente il personaggio chiave del romanzo, ovvero Edith, una ragazza dai capelli rossi che viene trovata senza vita in riva ad un fiume proprio all'inizio di tutto. Il particolare saliente è l'edera che avvolge il suo corpo esanime.
Proprio dalla copertina si può intuire l'importanza della natura, Edith infatti ha sempre convissuto con essa in maniera simbiotica, traendone energie positive e cogliendone i sussurri più segreti e nascosti. Hedera è un inno alla forza selvaggia della natura.

E' anche una meravigliosa fiaba gotica piena di mistero. O forse un thriller? O forse un romanzo storico? Direi un mix perfetto di tutto questo, immaginate di mescolare Sherlock Holmes con Alice nel paese delle meraviglie e trasportateli nel diciannovesimo secolo in Inghilterra. Una bomba! 
Il dottor Norland, che non riesce ancora a fare i conti con un evento del suo passato e quindi psicologicamente instabile, prova a sbrogliare la matassa di questo mistero che ha investito improvvisamente Dartmoor, venendo a patti con riti antichi, loschi personaggi ed efferati delitti. Riuscirà a districare tutti i nodi che sono venuti al pettine?
Sta di fatto che le sue ricerche lo metteranno in contatto con un'altra dimensione, trasformando la narrazione in qualcosa di esoterico, una realtà connessa a quella terrena eppure completamente surreale. 
I miti di una civiltà dormiente, alimentati dalla leggenda e dalla tradizione orale, incontrano i demoni di un uomo tormentato, e prende avvio il conflitto tra scienza e magia. Norland si ritroverà a contatto con figure che indossano maschere di animali morti, scene egregiamente rappresentate anche nelle illustrazioni evocative che scandiscono il volume, rendendo la lettura ancora più suggestiva.

L'ho letto in un vento, mi sono bastate un paio d'ore per mangiarlo letteralmente; mi sono lasciata trasportare in questo mondo strepitoso che sono riusciti a creare i quattro autori e illustratori. Hedera è un sogno? O forse un incubo? In ogni caso li devo ringraziare perché non leggevo qualcosa di così bello da molto tempo, è stata una coccola 💜
Ringrazio infine la casa editrice Becco Giallo per questa collaborazione 💜



GLI AUTORI

Nicolò Targhetta è uno scrittore e un blogger. 

Ernesto Anderle è uno scultore, un pittore e un illustratore, autore delle pagine facebook "Vincent Van Love" e "Roby il pettirosso".

Eugenio Belgrado è un illustratore, un incisore e un disegnatore di fumetti.

Irene Bruno è una gallerista, da sempre coltiva la passione per l'arte e per il romanzo storico.