RECENSIONE "LA BESTIA" DI PATRICK DOSSI

 LA BESTIA

di Patrick Dossi


Autore: Patrick Dossi
Editore: Altromondo
Genere: Narrativa contemporanea
Data di pubblicazione: 28 novembre 2019
Pagine: 148
Prezzo: € 14,00
ISBN: 978-88-3330-115-0

Voto: ⭐⭐⭐ /5

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"Non osò voltarsi, non ebbe la forza per dirigere le sue celesti iridi a quelle del mostro; svenne, lasciandosi cullare dall'aguzzo letto d'aghi di pino."


TRAMA

Oliver, innamorato di Rossana, pensa di conquistarla e di vincere sul suo rivale lanciandosi in un’impresa folle: quella di regalarle una pelliccia di volpe, cacciando di frodo. Per farsi aiutare, corrompe il suo migliore amico Shakir, trascinandolo in una proprietà privata per rubare. Nel bosco, però, durante la caccia alla volpe, s’imbattono in ciò che il destino aveva in serbo per loro: “la bestia”. La contrapposizione fra uomo e animale, fra ciò che si pensa e ciò che è, fra ciò che ci fanno pensare e ciò che dovremmo pensare.


RECENSIONE

Quante volte dei ragazzini commettono spropositi solo per attirare l'attenzione di una femminuccia alla quale sono interessati? Penso sia capitato a tutti di assistere ad uno scenario simile.. spesse volte si rendono persino ridicoli agli occhi dell'amata, ma nonostante ciò persistono nelle loro bravate.
Fin qui tutto nella norma quindi, nulla di nuovo. 
Due amici si lanciano in un'impresa che mai avrebbero preso in considerazione se non fosse stato per la bella ed inarrivabile Rossana, la giovane della quale Oliver è follemente innamorato e che vuole a tutti i costi conquistare.
Coinvolge quindi l'amico inseparabile Shakir in un gesto efferato con il semplice scopo di stupire Rossana regalandole una pelliccia di volpe, cacciando perciò di frodo. Nel caso l'impresa fosse andata a buon fine avrebbero guadagnato una certa stima in paese e non ci sarebbe più stata ragazza in grado di resister loro e  non ci sarebbe stato più nessun bullo ad umiliarli e deriderli dietro l'angolo. Secondo il loro immaginario sarebbero magicamente diventati forti e virili, insomma uomini veri.
Qualcosa non andò però secondo i piani.. "la bestia", titolo appunto del libro di Patrick Dossi, fa a questo punto la sua inaspettata apparizione.
Come andrà a finire? In che feroce animale si saranno imbattuti i due giovani amici?
Ovviamente non posso svelarvi altro, ma posso assicurarvi che ne vale la pena di leggerlo tutto.

CONSIDERAZIONI PERSONALI

Quello che è spontaneo domandarsi leggendo questo libro è perché sia ormai abituale utilizzare il termine “bestia”, per identificare atti crudeli verso i più deboli. Eppure gli animali non compiono atti come questi, il loro comportamento è dettato sempre dall’istinto naturale della sopravvivenza e salvaguardia del loro branco o della loro prole e non vi è opportunismo o crudeltà nei loro atti. Forse l’istinto predatorio che ha come unico scopo la sopravvivenza, può falsamente essere giudicato come crudele, ma cosa possiamo dire di fronte all’uccisione perpetrata dall’uomo per l’utilizzo delle pellicce degli animali, della sperimentazione sugli animali anche solo per scopi inutili, superflui, che potrebbero essere sostituiti con altri metodi? 
Chi è la bestia? E perché continuiamo a chiamarla così?
Mi rammento di una frase di M. Kundera nel suo “L’insostenibile leggerezza dell’essere”: non esiste alcuna certezza che Dio abbia affidato davvero all’uomo il dominio sulle altre creature. E’ invece più probabile che l’uomo si sia inventato Dio per santificare il dominio che egli ha usurpato sulla mucca o sul cavallo. Forse è davvero questa la giustificazione alla ferocia dell’uomo contro le altre creature viventi: dimostrare la propria superiorità. O forse l’uomo uccide anche per piacere, per godere del proprio atto? Nell’uomo c’è sempre stato il male come l’esigenza di arginarlo. Oggi purtroppo il gesto di uccidere non è solo legato ad esigenze di sopravvivenza, bensì è connesso a molteplici fattori incastrati in un complicatissimo puzzle: denaro, invidia, rabbia, avidità, bramosia, gelosia, attrazione morbosa, frustrazione, piacere, noia, divertimento, ignoranza e insensibilità.
Poiché la maggior parte degli umani considera gli animali come oggetti non meritevoli di empatia, non riconoscono la sofferenza che causano loro. Queste persone risultano quindi insensibili alle loro urla e alla loro sofferenza. E’ proprio questa insensibilità ciò che consente agli sfruttatori di dormire di notte e uccidere di giorno. Quelli che provano empatia per gli animali, li rispettano. Provano piacere nell’identificarsi anche con gli esseri non umani, amano vederli liberi, e rispettano tutti gli esseri come membri della famiglia della vita in quanto dotati del diritto di vivere sul pianeta. Anziché vedere gli animali come oggetti da controllare, li vedono come individui da amare. 
“Noi non abbiamo due cuori – uno per gli animali, l’altro per gli umani. Nella crudeltà verso gli uni e gli altri, l’unica differenza è la vittima.”


Ringrazio la Casa Editrice Altromondo per la copia del libro 🤍

L'AUTORE

Patrick Dossi nasce nel 1992 a Trento. Diplomato in ragioneria, lavora come operaio a tempo pieno. Non ha mai amato la scuola, non ha mai amato il suo impiego, ma non ha mai avuto il sospetto di non amare la narrativa. Per questo, dai primi anni delle superiori, comincia a scrivere: prima per gioco, poi per ambizione, infine per passione. Adora Dostoevskij e Hugo. Drammatizza la satira. È sensibile ed emotivo. Uno scrittore che racconta l’animo umano. È arrivato sin qui, fra sbagli e soluzioni, fra bontà e cattiverie, solo per poter apprendere dal suo pubblico.