La bussola d’oro è ambientato nel mondo di Lyra, la piccola protagonista, con impostazione un po’ steampunk e dove le persone possiedono i daimon (mi hanno ricordato un po' i Pokemon forse per il nome assonante, ma questi sono legati al padrone in maniera viscerale tant'è che alla sua morte svaniscono praticamente anche loro. Impazzirei all'idea di averne uno 😉). Sono inoltre presenti creature diverse e più secondarie come le streghe e gli orsi corazzati.
La lama sottile si svolge attraverso il mondo di Lyra, il nostro e quello di Cittagazze.
Il cannocchiale d’ambra vede le sue vicende prendere luogo tra il mondo di Lyra, il mondo di Cittagazze, il mondo di Lord Asriel, il mondo dei Mulefa e gli Inferi (un vero kaleidoscopio di mondi differenti!).
La Polvere, o Materia Oscura o Ombre, è l’elemento chiave e trasversale della saga. Devo ammettere che non è stato molto semplice comprendere l’identità ed il funzionamento della Polvere, poichè alcuni dettagli non vengono spiegati ed esplicitati in modo preciso, tanto è vero che l’autore ha pubblicato un nuovo volume, Il libro della Polvere, proprio con l’intento di andare a fondo su questa materia.
La saga, seppur puramente fantasy, ha un fondamento scientifico, filosofico e spirituale solido ed articolato. L’opera costringe il lettore a riflettere su ciò che è bene e ciò che è male, su ciò che è giusto fare per il bene comune anche se porta infelicità a noi stessi.
Più volte mi sono ritrovata a riflettere anch’io sul concetto di Anima, Dio e Vita insieme ai personaggi, nonostante avessi già delle miei idee ben consolidate. Questo è proprio il bello di questo genere di opera, ovvero muovere la mente e stimolarla a non fermarsi a quello che già si conosce.